Il Master offre l’opportunità di acquisire competenze e conoscenze trasversali ad ambiti diversi (legale, sociale, psicologico, educativo e amministrativo) connesse alla gestione del fenomeno migratorio e alle sfide poste quotidianamente dalla composizione multiculturale delle nostre comunità.
Nella consapevolezza del bisogno di mantenere un approccio consapevole delle molte dimensioni di questo fenomeno: migranti usati come armi in contese internazionali; rotte che vengono gestite con violenza o come leve di potere nei rapporti tra Stati; le difficoltà di una cooperazione internazionale che sembra impossibile. E, ancora, milioni di sfollati interni e persone migranti invisibili, tanto sul nostro territorio quanto là dove le frontiere dell’Europa sono state esternalizzate.
Tutto questo fa da cornice ad un presente ancora duramente caratterizzato dalla pandemia e reso ogni momento più incerto dalla guerra in Ucraina: l’Unione Europea vive profonde contraddizioni, tra lo slancio di misure come quelle che hanno portato al programma Next Generation e le spinte nazionaliste che non accennano a diminuire.

Un Master sul diritto e sulle politiche, oggi, rende evidente questa doppia dimensione – locale e globale – che circonda la costruzione congiunta di infrastrutture sociali capaci di reggere l’impatto della complessità, di abitarla riconoscendo alle istituzioni un ruolo ma alle trasformazioni e alla movimentazione che le circonda il compito di renderlo costantemente attuale.
Per questo il Master DIRPOM ha tra le sue priorità l’apertura al territorio che lo ospita. Da questo punto di vista, il Master si propone di sviluppare un’attenta interazione con le comunità trentine e non solo nell’ottica dello sviluppo della “Terza Missione” dell’Università, intesa come la capacità degli enti universitari di relazionarsi con i territori entro i quali operano tanto nello sviluppo di produzione scientifica quanto nella concreta elaborazione di progetti e iniziative di sviluppo territoriale.
Il Master opererà in rete sinergica tanto con i networks di ricerca cui aderisce l’Università (come, ad esempio, la rete europea IMISCOE o la rete italiana Accademia Diritto e Migrazioni) quanto con progettualità dell’Ateneo (come le iniziative legate alla Rete SAR, alla Rete In Difesa di o il progetto Studenti Universitari per i Rifugiati) quanto promuovendo la costituzione di altre reti e sinergie con il territorio provinciale.
Un rapporto sinergico in via di evoluzione del quale potranno beneficiare anche studenti e studentesse, che entreranno così a contatto con una rete di realtà che operano tanto nel contesto dell’accoglienza di migranti o dei servizi connessi quanto in quelli dell’educazione, dello sviluppo di comunità, della comunicazione sociale, del welfare di prossimità.
Da una parte, l’insieme di queste relazioni andrà ad arricchire la proposta didattica del Master, favorendo i caratteri di interdisciplinarietà e interdipendenza che ispirano l’intero percorso; dall’altra, il patrimonio scientifico e conoscitivo dell’Ateneo, del Master e del gruppo di lavoro di IML potrà incrociare i bisogni delle comunità anche allo scopo di contribuire a sviluppare azioni, pratiche e politiche coerenti con le premesse teoriche che stanno alla base di questi fenomeni sociali.
Nella logica della “Terza Missione”, il Master e le attività ad esso collegate saranno l’occasione per realizzare iniziative di coinvolgimento della popolazione: da questo punto di vista, il ruolo che l’Ateneo è chiamato a ricoprire riguarda tanto il profilo divulgativo, quanto attraverso l’organizzazione e la partecipazione ad incontri ed eventi pubblici che consentano una concreta capacitazione delle comunità anche attraverso la condivisione di informazioni e buone prassi, in una logica di continuo interscambio e interazione tra “dentro” e “fuori” l’Università.
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