Il Master e il Trentino

L’Università di Trento si propone di entrare in relazione con il tessuto sociale del territorio e il Master DIRPOM ha scelto di fare di questo aspetto una delle caratteristiche del suo operato.

Lo sviluppo della “Terza Missione” passa dalla co-organizzazione di iniziative e incontri, dalla messa a disposizione di competenze e infrastrutture, dalla promozione di iniziativa di formazione continua e di divulgazione aperte e consapevoli dei bisogni materiali presenti sul territorio.

In questa direzione, dunque, il lavoro del Master si svilupperà a partire dalle linee di ricerca sviluppate dall’International Migration Laboratory attivo presso l’Ateneo. Parallelamente, il Master opererà in rete sinergica tanto con i networks di ricerca cui aderisce l’Università (come, ad esempio, la rete europea IMISCOE o la rete italiana Accademia Diritto e Migrazioni) quanto con progettualità dell’Ateneo (come le iniziative legate alla Rete SAR, alla Rete In Difesa di o il progetto Studenti Universitari per i Rifugiati) quanto promuovendo la costituzione di altre reti e sinergie con il territorio provinciale.

Partnership e lavoro di rete: i benefici di questo approccio

Studenti e studentesse del Master potranno beneficiare, quindi, della capacità di rete dell’Università, potendo attingere a contatti con una serie di realtà che operano attivamente tanto nel contesto dell’accoglienza di migranti o dei servizi connessi quanto in quelli dell’educazione, dello sviluppo di comunità, della comunicazione sociale, del welfare latamente inteso. 

Da una parte, l’insieme di queste relazioni andrà ad arricchire la proposta didattica del Master, favorendo i caratteri di interdisciplinarietà e interdipendenza che ispirano l’intero percorso; dall’altra, il patrimonio scientifico e conoscitivo dell’Ateneo, del Master e del gruppo di lavoro di IML potrà incrociare i bisogni delle comunità anche allo scopo di contribuire a sviluppare azioni, pratiche e politiche coerenti con le premesse teoriche che stanno alla base di questi fenomeni sociali.

Infine, nella logica della “Terza Missione”, il Master e le attività ad esso collegate saranno l’occasione per realizzare iniziative di coinvolgimento della popolazione: da questo punto di vista, il ruolo che l’Ateneo è chiamato a ricoprire riguarda tanto il profilo divulgativo, quanto attraverso l’organizzazione e la partecipazione  ad incontri ed eventi pubblici che consentano una concreta capacitazione delle comunità anche attraverso la condivisione di informazioni  e buone prassi, in una logica di continuo inters​​cambio e interazione tra “dentro” e “fuori” l’Università.