Il laboratorio, nella sua seconda edizione, si è proposto di affrontare il tema del trattenimento dello straniero ai fini del rimpatrio con un taglio ancora più multidisciplinare, coinvolgendo professionalità dalle scienze mediche e sociologiche all’architettura, e confrontandosi anche con il punto di vista di associazioni e ONG che operano in altri Paesi europei.
Gli Stati Generali di quest’anno sono stati anche l’occasione per una prima riflessione e un primo confronto sulla conversione in legge del D.L. 20/2023 che introduce nuove forme e nuovi luoghi di trattenimento degli stranieri destinatari di misure di rimpatrio forzato e dei richiedenti asilo.